Incontriamo Maura Gancitano
Maura Gancitano è una filosofa, oltre che la presidente dell’Associazione Pensare Sociale. Insieme a Cathy La Torre, un avvocato praticante, ha lanciato “Odiare Ti Costa”, una campagna di sensibilizzazione e di intervento che si occupa di discorsi di incitamento all’odio non solo dal punto di vista legale, ma soprattutto dal punto di vista civile.
Con “Odiare Ti Costa”, Maura e Cathy lavorano insieme per avvisare la società italiana della diffusione dei discorsi di incitamento all’odio, ma anche per cambiare la percezione delle vittime. Loro collaborano a stretto contatto con piattaforme di social media al fine di riportare i discorsi di incitamento all’odio on-line, offrendo il loro supporto alle vittime dei messaggi di odio. Da sempre sostengono la realizzazione di un quadro giuridico aggiornato capace di affrontare i discorsi di incitamento all’odio.
Il momento in cui l'attivista interiore ha preso il sopravvento
Nel mese di giugno 2019, Carola Rackete, capitano della nave Sea Watch ha salvato 53 migranti dal Mar Mediterraneo, ma ha incontrato una notevole ostilità da parte delle autorità italiane che hanno rifiutato di fornire assistenza umanitaria.L’ostilità è poi continuata online, inondando i social media con tonnellate di messaggi sessisti e di odio nei confronti di Carola. A quel punto Maura ha invitato le persone ad agire, non solo segnalando i messaggi offensivi, ma anche contribuendo alle interpretazioni legali dei messaggi segnalati. Il sostegno generale è stata massiccio, così Maura si è sentita motivata a continuare a operare per la costruzione di una comunità di persone che sanzioni i discorsi di incitamento all’odio in modo appropriato.
La prima vittoria
Per Maura, la vittoria più eclatante è stata aver affrontato il lato oscuro di Facebook e di avere impegnato l’azienda in attività di moderazione più consistenti dei discorsi di incitamento all’odio online. Oggi l’Associazione Pensare Sociale è un attendibile segnalatore di questo genere di discorsi per Facebook ed è pienamente impegnata nella valutazione dei modi in cui Facebook rispetta e adotta il codice di comportamento che tutte le piattaforme di social media hanno deciso di adottare per al fine di contenere la diffusione dei discorsi di incitamento all’ odio.
L'estremismo spiegato ad un bambino di 5 anni
Secondo Maura, se i bambini non vengono educati a discriminare, per loro diventa ancora più difficile capire perché alcune persone trattino altre persone in modo diverso, questo comportamento è semplicemente senza senso per loro. Pertanto, si dovrebbe in primo luogo spiegare cosa ci rende diversi, ciò che è caratteristico di ogni individuio e il motivo per cui, in alcuni contesti, le nostre particolarità diventare bersaglio di odio e discriminazione.
L'estremismo spiegato a parenti e amici
Spiegare l’estremismo agli adulti è piuttosto complicato, specialmente se si tratta di persone che hanno interiorizzato queste percezioni. In questo caso, Maura propone di operare un intervento in grado di scuotere le convinzioni degli adulti, sottolineando quanto sia assurdo pensare che le caartteristiche di una persona possano influenzare la sua dignità. Alla fine, capirebebro che la discriminazione è un comportamento indotto, un filtro che confronta la realtà, ma non è un giudizio naturale.
Confessioni di un'instancabile attivista
Per Maura, la diffusione dei discorsi di incitamento all’odio rappresenta una questione urgente. Quando pensa all’esistenza di tante persone in attesa di un cambiamento e alle molteplici vittime che hanno bisogno di essere ascoltate, sente non potersi permette un momento di riposo.
Suggerimenti per gli attivisti indecisi
Prima di intraprendere qualsiasi azione, è di vitale importanza studiare e comprendere il fenomeno. La discriminazione rappresenta un fenomeno complesso e reale e per fortuna vi sono molti strumenti, e non un’unica soluzione, capaci di affrontarlo.
Ma prima, nel mondo di Internet e dei social media, abbiamo bisogno di stare attenti, di consocere quali sono i problemi attuali e come inquadrare, e quindi, come rispondere a coloro che ricorrono all’ uso di frasi fatte.
A seconda del ruolo che svolgiamo nella società dobbiamo reagire in conformità ad esso e al nostro potenziale impatto sugli altri. Tutti possono fare la differenza, senza eccezioni.
Risposte opportune in situazioni scomode
Internet è uno strumento e anche uno spazio di libertà, pertanto Maura suggerisce di utilizzare questa opportunità per favorire la costruzione di una comunità di persone favorevoli alla promozione dell’idea di coesione. Invece di cercare di fare cambiare idea alle persone o di operare delel censure, si dovrebbe fare tutto il possibile per promuovere la democrazia e il dialogo.
Possono esserci delle strategie in grado di scoraggiare i nemici ed è importante avere persone a cui potersi rivolgere. Tuttavia questa non è una strategia a prova di proiettile e un certo grado di esposizione è inevitabile.
Sfida l'attivista che è dentro di te
Maura non crede negli eroi solitari che si dedicano completamente nella ricerca delle soluzioni a tutti i problemi del mondo. Dobbiamo essere inclusivi, riuscire a ottenere informazioni, cercare i contatti per ottenere informazioni su argomenti specifici e dedicare parte del tempo alla diffusione di informazioni positive. Abbiamo bisogno di ricordarci che nel mondo del web siamo dei cittadini tanto quanto lo siamo nel mondo reale, pertanto l’obiettivo non è salvare il mondo, ma comportarci civilmente come facciamo normalmente. Noi non possiamo occuparci di tutto, tuttavia abbiamo la capacità di avviare o di seguire un’altra direzione.